Il comparto salute sicurezza nei luoghi di lavoro è al centro del forte impatto sulle nostre abitudini causato dalla pandemia da Coronavirus Sars-Cov-2. In questo momento delicato per l’intera filiera produttiva e per il mondo delle professioni Saev, con il proprio centro studi, è pronta a fornire indispensabili strumenti per la riapertura delle attività, a partire dal webinar gratuito del 27 aprile, nel quale verranno approfonditi gli aspetti più rilevanti del protocollo condiviso sottoscritto dalle parti sociali il 14 marzo e l’implicazione delle nuove misure anche in materia di infortunio sul luogo di lavoro.
Scopo dell’incontro sarà fornire alcune indicazioni sulle modalità di comportamento di ognuno in ambito aziendale, al fine di limitare al minimo il rischio epidemiologico prodotto dal virus Sars-Cov-2.
Un primo focus verrà dedicato ai Dispositivi di Protezione Individuale (D.P.I.) ed al distanziamento nei luoghi di lavoro, a fronte dell’esigenza rappresentata da più parti di chiarire le tipologie e gli utilizzi degli strumenti che oggi sono disponibili sul mercato, nonché la loro correlazione con le distanze tra i soggetti.
In questa ottica appare evidente la considerazione di fondo che ha mosso gli autori del protocollo: la prima misura di protezione da cui dipendono tutte le altre è il senso di responsabilità di ciascuno. La protezione, infatti, è efficace solo se attuata da tutti.
Non è un caso che se le linee guida definite dalle parti sociali possono contribuire alla limitazione del contagio da Covid-19 ciò è possibile solo se le misure previste vengono attuate da tutto il personale, dipendenti, collaboratori e soggetti esterni, in ogni sede aziendale.
Ciò comporta una seconda questione che varrà la pena affrontare, ovvero che in ogni realtà lavorativa bisognerà svolgere anche un’attività informativa, attraverso le modalità più idonee ed efficaci, informando tutti i lavoratori e chiunque vi faccia ingresso circa le disposizioni esistenti.
Da ultimo, riteniamo necessario dedicarci alla natura del “nuovo” sistema di sicurezza aziendale specificamente diretto a prevenire il diffondersi del contagio da Covid-19. Il tema è se, anziché sostituirsi, si affianchi a quello “tradizionale” delineato dal Testo Unico del 2008, oppure debba necessariamente integrarsi in esso; i due ambiti, pur con le loro differenze, si ricongiungono nel momento in cui entrambi fanno capo allo specifico dovere di sicurezza posto a carico del datore di lavoro.
Il protocollo, suddividendo in 13 punti le misure di prevenzione anti-contagio, sebbene si ponga come utile strumento per affrontare il rischio sui luoghi di lavoro, deve tuttavia necessariamente essere integrato da una attenta valutazione delle situazioni ed esigenze specifiche che si vengono a creare concretamente in ogni azienda, e ad esse parametrato sulla base dei rischi concreti di volta in volta configurabili.