I vari eventi sismici che hanno colpito in questi anni il nostro paese, al di là delle vittime e dei danni provocati, hanno messo in evidenza l’elevata vulnerabilità delle costruzioni ad uso produttivo, costruite prima della classificazione sismica.
Diventa quindi rilevante valutare la sicurezza di tali costruzioni e individuare precisi interventi di prevenzione e protezione per garantire l’incolumità dei lavoratori e per contenere i danni umani e materiali di un eventuale terremoto.
Lo stesso D. Lgs. 81/08 impartisce il modus operandi da attuare nella redazione della valutazione dei rischi soprattutto in riferimento ad “infortuni significativi”
Art. 17, c. 1: “Il datore di lavoro deve effettuare la valutazione di tutti i rischi”
Art. 29, c. 3: “la valutazione dei rischi deve essere immediatamente rielaborata…a seguito di infortuni significativi. A seguito di tale rielaborazione… il documento di valutazione dei rischi deve essere rielaborato…nel termine di 30 giorni dalle rispettive causali”.
Art. 63, comma 1“I luoghi di lavoro devono essere conformi ai requisiti indicati nell’Allegato IV” Allegato IV, punto 1.1.1 “Gli edifici che ospitano i luoghi di lavoro o qualunque altra opera e struttura presente nel luogo di lavoro devono essere stabili e possedere una solidità che corrisponda al loro tipo d’impiego ed alle caratteristiche ambientali”.
Art. 64 comma 1, lettera c) “Il datore di lavoro provvede affinché i luoghi di lavoro ...vengano sottoposti a regolare manutenzione tecnica e vengano eliminati, quanto più rapidamente possibile, i difetti rilevati che possano pregiudicare la sicurezza e la salute dei lavoratori. Fatte queste premesse l’intervento sottolinea quanto sia quindi importante:
- valutare la vulnerabilità/sicurezza sismica della struttura e degli elementi non strutturali ed eventualmente programmare interventi idonei in caso di criticità riscontrate (integrare il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) con il rischio sismico);
- redigere specifiche procedure di intervento in caso di emergenza sismica (integrare i Piani di Emergenza).
Ne consegue la necessità di approcciarsi alla cultura sulla sicurezza non più come un adempimento di legge ma come un obbligo morale di coscienza personale e delle persone con cui si lavora.